Cedimento delle fondazioni, come riconoscerlo?

Oggi vogliamo darti qualche suggerimento utile per tenere sotto controllo lo stato di salute delle fondazioni della tua casa per capire quando è necessario intervenire per risanarle. Innanzitutto chiariamo a cosa servono le fondazioni di un edificio: le fondazioni, o fondamenta, hanno l’importante compito di sostenere e assorbire i carichi della struttura scaricandoli sul terreno e di tenere ancorato al suolo l’edificio. Già dalla definizione si evince quanto siano importanti, è quindi necessario mantenerle “in salute”. Di seguito ti diremo come riconoscere i segnali di cedimento.

Gli edifici di nuova costruzione sono ovviamente meno soggetti a usura delle fondazioni ma nel panorama italiano la percentuale di strutture vecchie è ancora elevata così come edificati in mattoni o pietra. I primi segnali indicativi di un problema potrebbero essere:

• Crepe nelle pareti
• Crepe nei pavimenti
• Crepe nella pavimentazione esterna
• Porte o finestre che non si chiudono correttamente
• Scricchiolii sospetti.

Se sospetti un cedimento delle fondazioni ti consigliamo di indagare a fondo. Una crepa sul muro non sempre interessa solo l’intonaco ma può nascondere un problema importante. In questo caso solo un’indagine tecnica può effettuare un’analisi accurata del danno.

Da anni ci occupiamo di consolidamento strutturale e la nostra esperienza ci ha portato ad intervenire su molti casi differenti che a loro volta ci hanno permesso di mettere in pratica diverse soluzioni differenti, te ne suggeriamo tre. Le tre principali tipologie di intervento di consolidamento delle fondazioni sono:

1. Micropali, pali precaricati o pali elica: i pali vengono installati in profondità e hanno lo scopo di scaricare il peso su un terreno più stabile;
2. Cordoli di sottofondazione: si crea una struttura che affianca e consolida quella esistente;
3. Resine espandenti: agendo direttamente sulle fondamenta, quindi sul terreno, vengono iniettate delle resine speciali che le rendono più stabili.