Il 2020 è senz’altro l’anno migliore per ristrutturare casa grazie alla possibilità di richiedere la detrazione del 50%. Prima di tutto è bene aver chiaro alcuni aspetti. Esistono due tipologie di detrazione fiscale: quella per la riqualificazione energetica e quella per la semplice ristrutturazione edilizia. In questo articolo entreremo nello specifico proprio di quest’ultima.
La Legge di Bilancio ha previsto la detrazione fiscale del 50% per gli interventi realizzati entro il 31 dicembre 2020, dopo di che i successivi godranno della detrazione solo del 36% (salvo modifiche di Legge). La detrazione delle spese sostenute (pagate con bonifici ed effettuate a partire dal 26 giugno 2012) avrà un limite massimo di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare mentre per gli immobili adibiti all’esercizio commerciale o all’attività professionale la detrazione spetta nella misura ridotta della metà.
Possono usufruire della detrazione tutti i contribuenti assoggettati a imposta Irpef, anche se non sono proprietari dell’immobile purché ne sostengono le spese come:
Una delle novità in fatto di detrazioni riguarda i lavori di rifacimento e mantenimento del verde pubblico finanziati dai privati che sono state fatte rientrare tra le spese detraibili. La detrazione verrà divisa in 10 quote annuali, nel caso l’intervento rientri sia nel bonus per il risparmio energetico sia per le ristrutturazioni il contribuente potrà beneficiare soltanto di uno dei benefici.
Come riportato nella guida dell’Agenzia delle Entrate i lavori ammessi alla detrazione sono:
Le spese detraibili sono quelle volte a sostenere:
Per poter richiedere la detrazione Irpef al 50% delle spese sostenute il contribuente, con l’aiuto di un professionista deve provvedere a:
LA richiesta può essere fatta anche se le spese vengono sostenute tramite finanziamento conservando la ricevuta rilasciata dalla società finanziaria.
Detto ciò, risulta quindi necessario che il contribuente conservi tutti i documenti, dai permessi rilasciati dal comune, alle ricevute fiscali e fatture, dalle ricevute di pagamento dell’IMU alle domande di accatastamento per gli immobili non ancora censiti.
Nonostante siano tante le informazioni e le documentazioni riguardante il Bonus ristrutturazioni 2020, esistono molte casistiche differenti a seconda della tipologia di intervento; riteniamo quindi necessario consigliarti di rivolgerti a un professionista per avere ulteriori chiarimenti in merito.
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